Concerto di Natale 2019 – VII edizione

Anche quest’anno La Fondazione Castel Capuano propone alla città il tradizionale Concerto di Natale, oggi alla sua settima edizione, che, per ragioni amministrative, non può svolgersi nello storico Salone dei busti, sebbene sia ormai restaurato. Ed ancora una volta siamo ospiti dei nostri soci fondatori, ieri del Comune di Napoli, oggi della Università degli Studi di Napoli Federico II, che, grazie alla disponibilità del Rettore, al quale rivolgiamo i più calorosi ringraziamenti, ha corrisposto alla nostra richiesta consentendo che l’evento si abbia lunedì 16 dicembre nella ospitale Aula Magna del Centro Congressi di via Partenope.

Il Concerto di Natale vuole essere per la Fondazione, che per Statuto ha finalità eminentemente culturali da perseguire “senza oneri per lo Stato”, una pubblica occasione di aggregazione ed incontro di tutte le componenti che oggi vi partecipano e che nel 2010 corrisposero all’invito del Presidente della Corte d’Appello di operare perchè il trasferimento delle funzioni giudiziarie nel nuovo palazzo di giustizia, non segnasse anche l’abbandono dello storico Castello di Capuana e del quartiere della Vicaria. E la condivisione del progetto, a comin- ciare dal Ministero della Giustizia che ha in uso il Palazzo, fu unanime, e tutti, dalle Istituzioni territoriali agli Ordini professionali del mondo giudiziario fino alle Università che hanno segnato la storia della città, non mancarono di concorrere alla costituzione del Fondo di dotazione dando vita, con atto pubbli- co del 15 giugno 2011, alla Fondazione Castel Capuano.

Oggi, memori della storia civile e giudiziaria dell’antico Monumento, insie- me operiamo perché da questo luogo-simbolo della cultura giuridica del Paese parta un segnale di speranza che dia tempi certi alle opere in corso, e, con esse, alla realizzazione del risalente disegno della Fondazione inteso a fare del Monu- mento una cittadella della legalità narrata attraverso un percorso museale desti- nato ai giovani.

La Fondazione, senza dismettere questi ambiziosi progetti ha più che mai bisogno della condivisione delle sue componenti più avvertite e di tutte le forze operose della città, unite dalla consapevolezza che solo la passione civile e la comunanza d’intenti possono fare del Castello un luogo della Memoria e un incubatore di Legalità.

Il Presidente della Fondazione
Antonio Buonajuto